Su di noi

Agriturismo Re Piano è gestito da una coppia italo-olandese: Antonella e Dick. Antonella racconta cosa rappresenta per lei l’Agriturismo.

“Sono nata in questa terra.

La casa è dell’inizio del ‘900, era più piccola con un elemento centrale ed era un unico piano, si chiamava “Casetta”. Ci abitava un contadino detto “Tabacò” e a lato c’erano le bestie. Da allora la casetta di strada ne ha fatta: è stata ampliata al piano terra ed è stato costruito un primo piano.
I proprietari da una passarono a due unità familiari.

Io la Casetta la conoscevo bene, di tanto in tanto quando volevo giocare con bambini in carne e ossa insomma quelli veri. In questa casa più o meno della mia età ve ne erano 2, anche se maschi, ma per me non c’era  nessuna differenza, ho imparato a giocare con le bambole solo molto più tardi.

Di tempo ne è passato da quando 40 anni fa una bambina che abitava sopra al lago riempiva un sacchetto  di plastica con un po’ di terra di questo luogo per portarlo con sé.

I miei genitori avevano deciso di spostarsi in paese e io con loro. Per carità ,non che lo avessi deciso: erano tempi in cui c’era aria di rinnovamento (ora solo di ristagno… che differenza).La gente abbandonava le campagne perché a lavorare i campi si faceva fatica, in cambio uno stipendio sicuro che era quello del lavoro a catena, “la Fabbrica”.

Io “bambina” era li che ero nata e non ero mai riuscita a immaginare un altro luogo dove mi fossi sentita a casa, ma ora lo posso dire: per tanti anni non ho fatto altro che sentirmi in trasferta.

In quella casa avevo condiviso paure e gioie e in questi luoghi la fantasia con l’immaginazione  giocano un ruolo importante.
Addio serate stellate,tramonti dalle lunghe ombre in cui potevo fantasticare ,addio amici immaginari con cui giocare.Piangevo a fontana quando partimmo con la nostra cinquecento, credo in seguito di non avere più pianto così tanto.

Solo molto più tardi, nel 1990, ritornammo noi, mio marito Dick e io, lui proveniente dall’Olanda.

Noi ci innamoriamo del cielo e della bellezza del paesaggio ,che io ben conoscevo, ma che attraverso lui ho rivisto  con la spensieratezza di chi è giovane e innamorato senza farci tante domande e progetti comprammo il podere da uno dei 2 proprietari.

Fu come una promessa d’amore.
In questo luogo ti dimentichi di tutto ciò che è MATERIALE.Lo stare a contatto con la terra, il sentirne l’odore e  tutto ciò che cresce da essa diventa ciò per cui tu vivi.
Con il susseguirsi delle stagioni, ognuna ben distinta e ricca di emozioni intense e diverse,nasce l’esigenza di CONDIVIDERE tutto questo con altri.

QUESTA E’ LA MIA IDEA DI AGRITURISMO.
Vi sembra: PLATONICA….ROMANTICA?
Secondo me questa terra è AMORE e se tu non ci stai bene come puoi trasmetterlo agli altri ? Condividere la tua esperienza di stare BENE in questi luoghi con gli ospiti che ti verranno a TROVARE.
Un TURISTA che viene in questi luoghi è una persona SPECIALE.
Il silenzio per alcuni è assordante e sei quasi obbligato a cercare tè stesso ad ascoltare e ascoltarti.

Quali psicanalisti o psichiatri, lo spirito ha bisogno di pause, di pace.

VEDERE.   ASCOLTARE.   Sapere sentire anche ad occhi chiusi.

L’ESSENZA DELLA VACANZA, questo è per me “RE PIANO.”